Patologie dell’anca
L’articolazione dell’anca collega il bacino agli arti inferiori favorendo la trasmissione delle forze dal tronco a terra. Grazie alla sua disponibilità articolare e coordinazione muscolare è possibile muovere tutto l’arto inferiore rendendo possibili il raggiungimento della posizione seduta, della stazione eretta ma anche il cammino e la corsa.
Le patologie a carico dell’anca possono essere di diversa natura (degenerative, disfunzionali o traumatiche) e possono influenzare in modo negativo sia la dinamica di tutto l’arto inferiore che quella del rachide lombare; tra queste riconosciamo la coxartrosi (o artrosi dell’anca) e il conflitto femoro-acetabolare.
Alcune patologie del ginocchio, come la sindrome patello-femorale o la sindrome della bandelletta ileotibiale nei runner, o del piede, come l’alluce valgo o il piede piatto, possono infatti trovare tra le origini una problematica dell’anca.
Parlando invece della dinamica lombare, è stato visto in letteratura che un’anca che non è in grado di muoversi correttamente, influenza in modo diretto la distribuzione delle forze sulla schiena causando quella che si definisce “hip-spine syndrome”, ovvero sindrome anca-schiena.
Domande frequenti
La prima cosa da fare è iniziare un programma di esercizi specifici per migliorare il proprio tono muscolare e la propria flessibilità globale. Molti esercizi possono essere fatti anche con l’anca artrosica e permettono di arrivare al giorno della chirurgia il più in forma possibile. Tra questi può essere molto utile il rinforzo degli addominali e delle braccia che saranno fondamentali nel periodo post-operatorio non potendo caricare da subito sulla gamba operata e dovendo utilizzare le stampelle. Inoltre non bisogna assolutamente trascurare lo stretching di tutta la muscolatura dell’anca.
Il conflitto femoro-acetabolare è una condizione anatomica/strutturale dell’anca. Il femore o il bacino manifestano una modificazione anatomica che può essere congenita o acquisita (per attività fisica o sportiva ripetitive o attività usuranti, ecc.) ed alterare la corretta dinamica dell’anca. Non tutte le condizioni di conflitto femoroacetabolare sono sintomatiche e necessitano dell’intervento di un fisioterapista.
Diversamente, la sindrome da conflitto femoroacetabolare è data dalla triade di segni (quindi alterazione della dinamica dell’anca), sintomi (riferiti dal paziente quali dolore localizzato o irradiato, alterazioni del cammino, modificazione della forza, ecc.) e immagini ottenute da indagini diagnostiche (rx, tac, risonanza, ecc.). Si tratta in questo caso di una sindrome funzionale dolorosa nella quale non sempre vi è una alterazione strutturale dell’anca e per la quale è, però, necessario rivolgersi al fisioterapista e in alcuni casi anche al chirurgo ortopedico per trovare risoluzione.
Entrambe le condizioni cliniche sono fattori predisponenti per lo sviluppo di artrosi dell’anca.
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